Oggi giornata piovosa,fredda e ventosa quaggiù in Sardegna. Le barche sono tutte sbandate col grecale al traverso. Il vento ulula nelle sartie come un branco di lupi e le drizze nervosamente sbattono contro gli alberi infreddoliti. Eppure la belleza è qui in questo luogo salmastro. In mezzo a queste querce da sughero e queste lagune un tempo brulicanti di vita selvaggia. Si sente nell’aria. È come vedere un luogo che fu. Nello sguardo dei cavalli smagriti da un’estate senza fine si vede quel che c’era,c’è e ci sarà. Una terra antica e orgogliosa dove esistono ancora i folletti. Qui li chiamano pastori. È con uno di loro che oggi sono andato a funghi. “Cerchi funghi? Cuccarummeddi?Vieni,ti mostro io dove sono”,cosi ho fatto un cesto di prataioli.Un’uomo antico,superato ma resistente. Resistono malgrado tutto il resto. Sono loro l’essenza della Sardegna.
In cambio gli ho dato un passaggio fino al bar tabacchi,giù verso porto pollo. Arrivati al bar abbiamo bevuto e parlato. Già,un pomeriggio piovoso al bar. Parlando del mio progetto dell’associazione vedo che la gente si anima di speranza. È sempre bello sapere che qualcuno ci crede ancora. Nell’uomo intendo. Io credo in me stesso e siccome non credo di essere il migliore,credo che di gente come e meglio di me ce ne sia parecchia. La parola magica è fare. Dico quel che ho fatto e quel che voglio fare e le persone che incontro mi offrono da bere. Questa settimana brutto tempo quindi niente azioni in mare. Vorra dire che andrò a funghi!