Mentre la tecnologia muove passi da gigante verso nuove forme di intelligenza,l’intelligenza umana,quella biologica,frutto di milioni di anni di evoluzione arretra. La ragione dell’atrofia dell’intelletto umano va ricercata anche in quella artificiale. Rimpiazzato l’antico culto un nuovo dio si profila all’orizzonte. Le strade di internet sono infinite ma tutte le vie portano al nuovo essere. Un essere capace di farci scordare chi siamo,da dove veniamo e soprattutto perché. Un nuovo mondo colorato dove si può morire e resuscitare. Dove si può cambiare tutto senza mai cambiare. Mi fa orrore l’idea del nuovo mondo che arriva perché invece di portare una rivoluzione esso porta lo stallo. In questa partita gli uomini giocano a dama con il futuro minandolo alla radice. La nuova intelligenza comincia innanzitutto dal controllo della mente,dei suoi pensieri. In Giappone sono riusciti a “vedere” i pensieri con un’ esperimento che è passato quasi inosservato dai media. Un uomo con un casco in testa vedeva degli oggetti e addirittura dei numeri e questi apparivano su uno schermo in un’altra stanza. Prim’ancora di aver scoperto le potenzialità del neonato l’uomo creerà una macchina in grado di pensare secondo un’ algoritmo che non lascerà spazio all’ umanità. Non voglio fare il moralista ma da essere umano sono realmente preoccupato. Non difendo le religioni ma di certo nessuna religione è in grado di produrre un controllo completo dell’individuo. La religione non ha impedito a Giordano Bruno di affermare la sua eresia che poi si sarebbe rivelata una grande intuizione. Non ha nemmeno impedito a Charles Darwin di affermare la sua teoria dell’evoluzione. Invece,il nuovo dio elettronico sarà in grado di assopire le menti. L’intelligenza artificiale arriva in un momento critico nel quale l’umanità si trova ad affrontare sfide mai viste. Il riscaldamento globale,la sovrappopolazione,l’inquinamento,le differenze di classe e il monopensiero capitalistico/consumistico al quale ormai tutte le società hanno aderito. Sappiamo infatti che di questo passo,il consumismo ed il capitalismo finiranno in breve tempo per distruggere l’ambiente. La soluzione è un pagliativo. L’intelligenza artificiale è la rinuncia di quella biologica. Non sono credente ma credo. Credo in me stesso e altri credono in me. Dio per me è meglio del non dio perché una parte di dio è dentro di me che mi ha creato. Essere il creatore per l’uomo è la fine dell’evoluzione. Creando un essere superiore l’uomo dichiara il suo fallimento e abbandona la ricerca dell’essenza di dio che come tutti gli elementi,se esiste è presente in tutto l’universo e quindi anche nell’uomo. Forse nel David di Michelangelo c’è la mano di dio,forse ci sarà sempre anche nel nuovo “uomo”. Forse. Non credo che l’essere umano sia bravo quanto l’evoluzione che ci ha portati fino a qui. Sarà sempre troppo presto per creare una consapevolezza artificiale. Ancora non siamo riusciti a crearne una che cancelli le diseguaglianze. Ancora siamo bambini in mano ad altri bambini. Il nostro cervello,come del resto moltissimi aspetti della natura è per lo più sconosciuto. Prima di andare su Marte si potrebbe andare nei villaggi dove si muore di fame. Prima di creare l’intelligenza artificiale si potrebbe creare una coscienza mondiale. L’una purtroppo esclude l’altra,a voi la scelta.