Gallura, nord Sardegna. Terra di granitica bellezza ma anche di misfatti. Molte persone restano incredule davanti alle mie foto. Mostro una Costa Smeralda deturpata che mai appare negli articoli dei giornali. Certo è ancora un posto magnifico ma non è incontaminato, anzi. La Gallura è quasi completamente priva di controlli. In mare quattro motovedette tra La Maddalena e Olbia devono controllare 64 isole e un tratto di costa enorme. A terra i Barracelli e le Guardie Forestali non si vedono mai. Durante le bonifiche non ho mai visto nessuno di loro, figuriamoci se si accorgono di qualcuno che, di nascosto getta rifiuti nella macchia. Sulle strade regna l’anarchia e gli incidenti sono molto frequenti. Mezzi pubblici quasi inesistenti, piste ciclabili idem. Ad Olbia in molti quartieri si cammina in mezzo alla strada perché o ci sono macchine parcheggiate sul marciapiede oppure semplicemente perché il marciapiede non c’è. Nessuno però sembra farci caso. Io invece vedo la spazzatura ogni giorno e soffro.
Sulle spiagge ci sono dei relitti che stanno li come se niente fosse. Poi un giorno, il comune manda il camion e il relitto sparisce ma la ferita resta. Resta la ferita di queste persone che gettano ancora e ancora rifiuti nella nostra natura. Non è nella mia agire così. La mia natura è armonia, consapevolezza e responsabilità. Ma non si può far altro che raccogliere e raccogliere e raccogliere i rifiuti lasciati da altri perché litigare è peggio. Gallura e rifiuti. Qui vivo ed ecco che il mio cammino ed il mio sguardo incrociano una bottiglia, una cicca, una lattina anzi no, due, tre, quattro lattine di Ichnusa. Erano in quattro a pescare e a fumarsi una canna o una sigaretta o tutti e due, ci sono anche sei mozziconi. Ma guardiamo l’orizzonte dove nuotano ancora le stenelle che è meglio. Prendiamo il largo e cerchiamo di capire cosa c’è in gioco.
Il mare suscita in me ancora meraviglia e gioia. Le stenelle vivono al largo, queste erano tra la Corsica e la Francia, nel loro parco blu. Anch’io vorrei essere come loro: giovane e spensierato ma non ci riesco. Troppi pensieri, troppa plastica, troppo di tutto. Sabato 26 e domenica 27 ci saranno i Velapuliamo green days. Dopo aver tentato invano di organizzare l’evento nell’arcipelago ho deciso di arrendermi all’evidenza: troppi malumori. Quindi sabato andremo a pulire la spiaggia di Liscia Ruja e domenica saremo a Pitrizza e Cala ginepro nel golfo di Arzachena. Non ho altre barche che le mie due, ma io sono l’unico skipper che viene quindi ancora non so come fare a portare la gente a fare una gita ecologica. L’idea è carina ma la realtà è dura: l’ambiente non è la priorità. Delfini,tartarughe,pesci,uccelli, state tranquilli, ci siamo noi. Abbiamo soltanto due braccia ma un grande cuore. Noi siamo quelli strani:Il cervello lo usiamo per amare mentre con il cuore ragioniamo. Siamo pochi ma organizzati e decisi. Velapuliamo è soltanto un piccolo germoglio ma vedrete quando spunteranno i rami e le foglie.