Nel 1969, Neil Armstrong posò il suo piede sulla luna. Il primo passo verso l’infinito era stato compiuto. L’umanità nello spazio. La Luna e da lì chissà quali altre conquiste. Così, mentre in Vietnam la guerra si intensificava, gli occhi delle madri dei soldati impegnati, volgevano al cielo. Lo spazio: il regno dei cieli. La speranza dei popoli fu di trovare pace nello spazio. Niente bombe e sangue, niente kaos. Gli anelli si Saturno a portata di razzo. Ecco il perché dei missili e della guerra: trovare la pace altrove.Un padre finalmente ritrovato in quei cieli lontani ci dirà forse che fare.
Difatti ce lo disse: smettete di combattere,da quassù sembrate un branco di idioti! A nulla servì la frase di Gagarin: ” non si vedono confini”. Gli uomini, imperterriti continuarono a cercare di difendere un presunto dio, ammazzandosi a vicenda ma dio,dal canto suo continuava a guardarci senza muovere un dito, tanto, pensò, si autodistruggeranno presto. Ma veniamo a noi e ai nostri cari e amati rifiuti: è di ieri la notizia che in consiglio dei ministri è stata approvata la legge “salvamare”. Già il nome è tutto un programma ma ormai ci siamo abituati: spazzacorrotti,sbloccacantieri,salvaitalia,vivalafiga ecc ecc. Chi non è d’accordo? Il problema,forse, è che questo primo passo verso un mare pulito,lascerà per l’appunto il mare bello pulito, e cioè senza più nulla dentro. Perché ripulire i fondali con la pesca a strascico,dando loro anche una certificazione di qualità, corrisponde alla completa devastazione dei fondali. Certo ora pesci e coralli saranno contenti: finalmente sapranno perché vengono sterminati: per salvare il mare. Troveranno pace eterna spappolati nel fondo della rete e nutriranno chissà, polli, mucche o salmoni che torneranno al mare in forma di azoto a completare la famosa “economia circolare ” tanto declamata e noi potremo avere infine un bel mare pulito.
Che poi in fondo va bene così, perché cambiare abitudini,camminare,pedalare,non pescare,usare i piatti e poi LAVARLI!!! Che fatica. Non si può pretendere cha da un giorno all’altro, le persone anzi che dico: il POPOLO, si faccia carico di tale impegno: salvare il mare. Lo faranno i pescatori professionisti,che come ben tutti sanno, da sempre vogliono bene e difendono il mare. Le balene devono ringraziare i pescatori che compiono su di loro esperienze scientifiche per meglio difenderle. Il tonno adesso è protetto così come il pescietto spada, già perché ora sono minuscoli ma tutti belli imballati nella loro pratica e sterile custodia in polietilpropilstirene. E poi,chi meglio dei pescatori conosce i fondali e le zone di riproduzione e riposo degli organismi viventi? Speriamo che il Ministro Costa usi, oltre che i nostri cari amici pescatori,anche i nostri cari colleghi difensori della fauna: i cacciatori, e faccia il “salvaforeste”. Magari spiandando le foreste con i bulldozer al fine di rimuovere sacchetti e lattine,mentre i cacciatori potranno sparare il loro piombo sulla fauna selvatica e avere anche il plauso del Ministero dell’ambiente.
L’Europa dal canto suo, compie un’altro primo passo: la direttiva antiplastica. Mentre le mani degli ambientalisti e dei giornalisti si spellano in applausi,la povera capodoglia incinta muore scatenando una raffica di reazioni a catena che sfociano in un mare di orgoglio ambientale: “ora basta plastica!”, “bisogna far qualcosa” ecc ecc ma poi, si alza la vocina inesorabile del menefreghismo cosmico,sostenuta da una brezza di ritrovato sano europeismo:” l’Europa dice stop alle plastiche monouso!”; “Dal 2021 finita la plastica monouso” e ancora: ” Conte: la guerra alla plastica è cominciata” quindi, di che preoccuparsi? Va tutto bene raga,ghe pensi mì. Adesso è tutto risolto: possiamo continuare come prima, abbiamo cambiato rotta, preso coscienza e stiamo facendo TUTTO il possibile,anzi di più. Pesci e capodoglie incinte: state sereni. L’Europa ha approvato una direttiva nella quale c’è scritto,nero su bianco che, SE gli stati membri dell’unione europea,recepiranno l’integralità del testo approvato e SE le leggi dello stato membro non fossero discriminatorie, ( tipo: perchè noi dovremmo ridurre e invece loro no?) allora nel 2021 partirà il tentativo di una diminuzione di alcuni prodotti plastici. Addirittura del 25% entro il 2030!!! Inoltre,udite udite, entro il 2035 ben il 90% delle bottiglie in plastica dovranno essere fatte con materiale riciclato. Come dire, la plastica non finirà MAI, mettetevi l’anima in pace. Pesci e balene,uccelli marini,coralli,non vi preoccupate perché nel 2030 voi non ci sarete più. D’altronde stiamo muovendo i primi passi nel vuoto spazio dell’ambientalismo……